Cos'è ad impossibilia nemo tenetur?

Ecco le informazioni su ad impossibilia nemo tenetur in formato Markdown:

Ad impossibilia nemo tenetur è un brocardo latino che significa letteralmente "nessuno è tenuto a (fare) cose impossibili". È un principio giuridico fondamentale, spesso citato nel diritto civile e nel diritto penale, ma applicabile anche in altri ambiti.

  • Significato: Implica che una persona non può essere ritenuta responsabile per la mancata esecuzione di un'azione se tale azione è impossibile da realizzare. L'impossibilità può essere di varia natura:

    • Impossibilità fisica: ad esempio, un ordine di volare senza un mezzo adeguato.
    • Impossibilità giuridica: ad esempio, vendere un bene che non è di proprietà del venditore.
    • Impossibilità oggettiva: quando l'azione è impossibile per chiunque.
    • Impossibilità soggettiva: quando l'azione è impossibile solo per la persona specifica a cui è richiesta (in genere, questo tipo di impossibilità non è sufficiente per invocare il principio).
  • Applicazioni: Il principio è alla base di diverse esenzioni di responsabilità. Per esempio, può essere invocato in situazioni di:

    • <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Forza%20Maggiore">Forza Maggiore</a>: Eventi imprevedibili e inevitabili (come disastri naturali) che rendono impossibile l'esecuzione di un obbligo contrattuale.
    • <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Caso%20Fortuito">Caso Fortuito</a>: Evento imprevedibile e inevitabile, ma derivante da cause umane.
    • <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Esonero%20di%20Responsabilità">Esonero di Responsabilità</a>: Clausole contrattuali che limitano o escludono la responsabilità di una parte in determinate circostanze, inclusa l'impossibilità di adempiere.
  • Limitazioni: Il principio non è assoluto. Non si applica, ad esempio, se l'impossibilità è causata dalla negligenza o dalla colpa della persona che cerca di invocarlo. Inoltre, l'impossibilità deve essere provata.

In sintesi, ad impossibilia nemo tenetur rappresenta un importante principio di equità che tempera la rigidità delle norme giuridiche, riconoscendo che non è giusto pretendere l'impossibile.